tag:blogger.com,1999:blog-9049124481624196501.post3453805177934490900..comments2022-03-29T21:48:43.508+02:00Comments on Scrivo di Storia, Filosofia, Economia e Politica: LA TEORIA DELL'EQUIVALENZA RICARDIANA, è il motivo per cui vi condannano alla DEFLAZIONE SALARIALE.Andreahttp://www.blogger.com/profile/17838491452112687550noreply@blogger.comBlogger9125tag:blogger.com,1999:blog-9049124481624196501.post-7943162057847609972014-09-03T17:06:12.215+02:002014-09-03T17:06:12.215+02:00Caro Renato, io credo che la restaurazione Ricardi...Caro Renato, io credo che la restaurazione Ricardiana degli anni 70, sia stata sfruttata per cancellare almeno 100 anni di evoluzione del pensiero economico.<br /><br />Tu pensa solo al concetto di:<br /><br />cambio reale = cambio nominale valuta paese b rispetto paese a *(inflazione paese a/ inflazione paese b)<br /><br />naturalmente il cambio nominale certo per incerto.<br /><br />Io trovo assurdo che economisti, o presunti tali, neghino l'effetto del cambio fisso, nell'evolversi degli squilibri dei prezzi ad esempio tra Italia e Germania.<br /><br />Se fissi il cambio nominale, è ovvio che il differenziale di inflazione tra due paesi ad esempio Italia e Germania, generi dopo 14 anni uno squilibrio nei prezzi da un 10% al 20%.<br /><br />La teoria economica quanto scritto sopra l'aveva già scoperto oltre 100 anni fa, è assurdo che sia necessario usare artifici pseudo scientifici, per spiegare allo scettico come stanno le cose.<br /><br />Oggi è il trionfo della retorica e del sofismo eristico, la gente battaglia tanto per sostenere una opinione solo perché l'opinionismo è tornato di moda.<br /><br />Protagora diceva che ciò che è, è, e ciò che non è, non è.<br /><br />Nella dialettica tra verità ed errore, l'errore non è, e quindi non esiste.<br /><br />Questo ha fatto di nuovo credere come tra i sofisti nel dopo Protagora, che ogni opinione non esistendo errore, sia degna di essere difesa, abbandonando la dialettica a favore della retorica.<br /><br />Se hai appunti da fare su quello che ho scritto avrei il piacere di essere confutato o corretto :) <br /><br />A prestoAndreahttps://www.blogger.com/profile/17838491452112687550noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9049124481624196501.post-82558306825315046112014-09-03T17:05:14.667+02:002014-09-03T17:05:14.667+02:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Andreahttps://www.blogger.com/profile/17838491452112687550noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9049124481624196501.post-31200567407317627212014-08-21T15:51:10.252+02:002014-08-21T15:51:10.252+02:00interessante incontrare qualcuno che inizi a cerca...interessante incontrare qualcuno che inizi a cercare di trattare gli argomenti in maniera scientifica, giusta o inesatta che sia. non sopporto infatti la volgarità dei pressappochisti e apprendisti stregoni.chiave francescehttps://www.blogger.com/profile/16652390836600003682noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9049124481624196501.post-47565592017139559592014-02-14T19:44:33.556+01:002014-02-14T19:44:33.556+01:00L'esperienza del disastro della privatizzazion...L'esperienza del disastro della privatizzazione delle ferrovie inglesi e soprattutto delle infrastrutture ferroviarie e l'esperienza delle privatizzazioni dell'acqua e dei trasporti italiani dovrebbero insegnare alcune cose:<br />1. I privati tendono ad intervenire sul numero degli occupati fino al limite della perdita di efficienza del sistema e comunque di solito peggiorando gli standard qualitativi generali determinati dal superamento del limite di una sana produttività marginale del lavoro.<br />2. I prezzi del servizio tendono ad aumentare, anche notevolmente, anche senza un pari aumento di efficienza.<br />3. La massimizzazione del profitto comporta la formazione di "isole" di efficienza del servizio nei comparti ad alta redditività, con l'investimento che confluisce solo in essi e l'abbandono dei comparti non remunerativi o poco remunerativi, ampliando lo squilibrio fra servizi "premium" e i rimanenti. Conseguenza è il peggioramento generale dell'offerta e un calo generale degli investimenti in manutenzione e rinnovo.<br />4. Il principio economico privato della creazione di utile appare spesso in contrasto con le esigenze sociali di un servizio capillare e raggiungibile da tutti, mentre la gestione pubblica, dovendo perseguire degli scopi non immediatamente economici, può accettare che vi siano situazioni non lucrative o addirittura in rimessa.<br />5. Molti investimenti sono fatti in settori come la sanità anche per coprire esigenze marginali ovvero abbisognano di uno sforzo economico non immediatamente produttivo che il privato ragionevolmente non può permettersi.<br />Sono pochi i campi dove la privatizzazione ha effettivamente causato un miglioramento dell'offerta generale ed un contenimento dei costi.Luigi Pecchiolihttps://www.blogger.com/profile/09891161582160282049noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9049124481624196501.post-80395346818331361542013-02-09T20:25:03.404+01:002013-02-09T20:25:03.404+01:00Devi ricomprenderci una banca, le telecomunicazion...Devi ricomprenderci una banca, le telecomunicazioni e l'energia.<br /><br />Lo Stato ha tre scopi:<br /><br />POLITICA MONETARIA: deve possedere sovranità monetaria, affinché possa stampare moneta, quando il mercato rischia di collassare, se tu fai fallire le aziende, la disoccupazione sale, ed i costi li paga la collettività. Uno Stato non può permettersi la disoccupazione, perché determina minore produzione di ricchezza.<br /><br />POLITICA ECONOMICA: Uno Stato dovrebbe attraverso, la politica economica, creare distretti economici, distribuendo sul territorio produzioni di tipo diverso, rendendo il paese autonomo rispetto alle importazioni.<br /><br />POLITICA FISCALE: La politica fiscale ha lo scopo di garantire GIUSTIZIA ED EQUITA' redistribuendo i redditi tra le varie classi sociali, non perché io sono comunista, visto che non lo sono, ma perché va concessa la possibilità di crescere alle persone più meritevoli, rinunciando a privilegiare sempre le classi dominanti.<br /><br />Un paese per poter fare quanto detto sopra, ha bisogno di aiutare le imprese attraverso il controllo diretto della moneta della moneta credito, dell'energia delle comunicazioni e dei trasporti.<br /><br />Sanità, Istruzione, sono settori fondamentaliAndreahttps://www.blogger.com/profile/17838491452112687550noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9049124481624196501.post-60899169030906588062013-02-09T14:31:46.442+01:002013-02-09T14:31:46.442+01:00Premessa fondamentale. Abbiamo la stessa visione r...Premessa fondamentale. Abbiamo la stessa visione riguardo le regole del gioco. Una visione molto diversa riguardo la definizione di "confine tra privato e pubblico".<br /><br />Il concetto di azienda strategica è un concetto un pò anacronistico. Il mondo è cambiato. Pensare che un'azienda debba essere legata solo al territorio e alle identità locali è sbagliato. Partiamo dal caso dell'Unione Europea. Molti, forse troppi, continuano a ripetere che la francese Lactalis compra l'italiana Parmalat. La francese Dassault compra Finmeccanica. Unicredit compra Deutsche Bank. Questa ossessione della perdita di sovranità vale solo se vivi in un mondo diviso a scompartimenti stagni. Ormai l'europa, che piaccia o non piaccia, è unita. Superate alcune resistenze lo sarà sempre di più. Reputo normale dire che un'azienda "europa" ha comprato un'altra azienda "europea". Se allarghi lo scenario agli Stati Uniti, potrai osservare che anche le aziende strategiche (Lockheed, Boeing, Exxon Mobil, Goldman Sachs, General Motor) sono tutt'altro che statali. Il contrappeso al liberismo, e ritorno al concetto espresso nel mio post, è l'astuzia di lasciare al mercato la libertà di operare e intervenire solo in casi strettamente necessari. Nazionalizzare è un'operazione da fare in extrema ratio e necessaria solo per non perdere posti di lavoro, non per garantire a tutti di vincere. Chi sbaglia è giusto che esca dal mercato. MPS andava nazionalizzata, ripulita, improfumata e rimessa sul mercato. Più o meno l'equivalente del caso General Motor. Il mio terrore è che dietro le nazionalizzazioni di stampo social-europeo, si nasconda la voglia dello Stato (ladro) di arraffare roba di altri e allungare le mani in termini di poltrone, stipendi, potere, e via dicendo. Infatti il caso MPS, società a controllo politico, dimostra questo concetto.<br /><br />Faccio una serie di esempi di "servizi" svolti da società o enti pubblici che sarebbe pericoloso privatizzare.<br /><br />NON PRIVATIZZARE<br />acqua, rifiuti, sanità, scuole-università, trasporto locale, aeroporti, porti infrastrutture stradali e altre similari<br /><br /><br />Quei settori sono troppo delicati e piccoli. Il rischio è di finire in oligopolio e non in libero mercato. Finendo in oligopolio chiaramente diminuisce la qualità e aumentano i prezzi. Purtroppo non tutti i settori hanno attitudine ad essere liberalizzati. Tutto quello che non ho elencato invece va privatizzato. Quando, e solo quando, il privato sbaglia, allora interviene l'arbitro che estrae il cartellino giallo o rosso. Se nessuno sbaglia è normale che la partita scorra liberamente, pur sempre con regole chiare scritte fin dall'inizio, come è il caso del calcio. Pensare che lo Stato debba essere contemporaneamente calciatore e arbitro è assurdo. Nessuno può essere controllore e controllato. Su questo tema si finisce sempre per inciampare nel caso MPS.<br />Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/08780721744858625545noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9049124481624196501.post-45590191589166415712013-02-09T12:51:02.974+01:002013-02-09T12:51:02.974+01:00Ma quello che tu dici è giusto, il problema, è div...Ma quello che tu dici è giusto, il problema, è diverso.<br /><br />Finché lo Stato, mantiene un controllo sulle aziende pubbliche, il cittadino, potrà svolgere un controllo indiretto.<br /><br />Se privatizzi, ti affidi ai privati che gestiranno le aziende, garantiranno le poltrone alla politica e la politica in maniera traversale, farà affari con i privati, nazionalizzando le perdite, privatizzando i profitti.Andreahttps://www.blogger.com/profile/17838491452112687550noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9049124481624196501.post-2224508373339495242013-02-08T22:00:18.252+01:002013-02-08T22:00:18.252+01:00Faccio un esempio concreto. Io credo nel Libero Me...Faccio un esempio concreto. Io credo nel Libero Mercato (peso) e nello Stato (contrappeso). In un momento di crisi le banche private tenderebbero a non prestare denaro a causa dell'aumento del rischio. La banca dello Stato invece si comporterebbe da contrappeso e quindi, solo ai soggetti veramente meritevoli e dotati di requisiti minimi, continuerebbe a prestare. Purtroppo è necessario un altro contrappeso: l'onestà. Purtroppo l'Italia, paese poco onesto, questo elemento manca. La Banca di Stato rischierebbe di diventare un buco nero. Gli amici di amici si farebbero prestare tanti soldi senza controlli, qualcuno potrebbe usare la Banca d'Italia per stampare e sovracapitalizzare la Banca di Stato, insomma un circolo perverso. Chiarito il concetto di Peso e Contrappeso, ora tocca capire dove e come trovare il secondo contrappeso (l'onestà).Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/08780721744858625545noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9049124481624196501.post-59378670383760579442013-02-08T21:53:11.329+01:002013-02-08T21:53:11.329+01:00Ho capito dove vuoi arrivare. In sostanza affermi:...Ho capito dove vuoi arrivare. In sostanza affermi: "politiche basate solo su denaro esistente, e quindi obbligo di pareggio di bilancio, sono recessive e miopi". Vero. Purtroppo l'uomo non è una macchina perfetta, quindi il concetto di rigore assoluto in economia è di fatto inapplicabile. Io, in realtà, non sono un ricardiano convinto. Anzi, non lo sono proprio. Da un certo punto di vista anche io sono per stampare. L'aspetto che non condivido è l'utilizzo delle teorie keynesiane a fini puramente di salvataggio. Troppi politici credono nello Stato e nella spesa in deficit solo per farsi gli affari propri. Se devo nazionalizzare un'azienda solo per fargli fare la fine dell'ATAC, oppure se devo stampare per pagare spesa corrente fine a se stessa, in quanto dedicata solo a tappare buchi di enti vari qua e la, ovviamente non mi trovi d'accordo. Purtroppo il livello medio della politica non è medio-alto. Si rischia veramente convincere il paese che si può creare denaro dal nulla e quindi vivere di rendita. Tu mi risponderai: "mica possiamo rimanere sprovvisti di sovranità monetario fino a quando il popolo capirà?" Vero. Hai ragione, però è anche vero che il passaggio andrebbe fatto gradualmente e con molti vincoli. Altrimenti si rischia di passare dalla padella (BCE) alla brace (Banca d'Italia in mano a Berlusconi).Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/08780721744858625545noreply@blogger.com