martedì 18 giugno 2013

DEMOCRAZIA DIRETTA, POTERE LEGITTIMO, AUTORITARISMO, LEADERSHIP E L'ESPULSIONE DEI DISSIDENTI (nel loro giusto interesse individuale)

LA DEMOCRAZIA DIRETTA

La democrazia diretta, si differenzia dalla democrazia rappresentativa.

Nella democrazia rappresentativa, un gruppo di persone viene nominato per rappresentare i cittadini all'interno di un parlamento, all'interno del parlamento al rappresentante, in Italia viene concesso il diritto, nell'interesse personale ed individuale, di votare, come accade spesso, anche contro l'interesse del cittadino elettore.

Nella democrazia diretta un gruppo di persone nell'interesse dei cittadini si riunisce e decide una volontà generale del gruppo, insindacabile, perché frutto della discussione interna a cui il singolo partecipa, sapendo di avere il diritto di manifestare internamente l'opinione, ma di non poterla imporre all'intero gruppo se contraria alla volontà generale.

Rousseau lo definiva un "CONTRATTO SOCIALE", e si basa sulla rinuncia del singolo a voler imporre la propria opinione, contraria alla volontà personale. Nell'interesse del gruppo il singolo DISSIDENTE, ha il diritto di uscire dal gruppo. 

Questo era uno dei principi alla base della Rivoluzione Francese.


Un po di cultura: CONTRATTO SOCIALE, DEMOCRAZIA DIRETTA, ROUSSEAU

DIFFERENZA TRA LE FORME CON CUI SI MANIFESTA IL POTERE LEGITTIMO, ed una forma di potere lo STATO AUTORITARIO:


Il potere legittimo consiste, nell'attribuzione da parte dei cittadini di un potere, ad una determinata persona.

Questo potere legittimo può essere attribuito in tre modi ed essere di tipo:

1) Tradizionale
2) Carismatico
3) Razionale

Il tradizionale riguarda il potere esercitato per diritto divino, è la tradizione religiosa che ne giustifica l'essenza, il Re è tale per diritto divino.

Grillo non è un RE.

Il carismatico, prevede l'esistenza di un soggetto, che per la sua storia e la sua particolare capacità, è in grado di assecondare le masse FOLLOSHIP, o di trascinare le masse LEADERSHIP.

In Italia abbiamo Berlusconi che è il mago dell'assecondare le folle, ed  un LEADER Grillo capace di trascinare grazie alla sua LEADERSHIP.

Il razionale, è un metodo per attribuire un potere legittimo, legato alla maturità delle persone ed alla conoscenza perfetta della situazione, che di fatto permette l'attribuzione del potere secondo logiche razionali.

La leadership, non ha nulla a che fare con le forme di STATO.

Esistono vari tipi di Stato

Stati Patrimoniali, Stati di Polizia, Stati Monarchici, Stati Liberali, Stati democratici, e Stati Autoritari.

Lo Stato Autoritario è una forma di Stato, dove un individuo accentra su di se ogni tipo di autorità, portando alla confusione del SOGGETTO preso come singolo, con l'Autorità, espressa dallo Stato.

Mussolini, o Stalin, erano LEADERS, ma si affermavano sul popolo fisicamente e psicologicamente, accentrando su di se tutto il potere concesso allo Stato inteso come Autorità, nei confronti dei cittadini. Il dittatore, diventa tale perché concentra su se stesso, magari non formalmente, ma praticamente tutti i poteri dello Stato.

Berlusconi e Grillo, non sono i rappresentanti di uno Stato Autoritario, in quanto non accentrano su se stessi alcun POTERE DELLO STATO.

I poteri dello stato sono: LEGISLATIVO, ESECUTIVO, GIURISDIZIONALE.

AUTORITARISMO, AUTORITARIO:

L'autoritarismo, è riferito a personalità, ideologie e regimi.

Nella visione comune, andrebbe ascritto, a colui che afferma il suo potere all'interno di un regime che si manifesta in uno STATO AUTORITARIO, dove prevale l'organo esecutivo rispetto agli altri.

L'autoritarismo di Mussolini e di Stalin per esempio.


Autoritario, è un aggettivo, spesso confuso con il concetto di LEADERSHIP.

Autoritario, è colui che si impone a volte anche in maniera dispotita, ma non va confuso con il leader, cioè colui a cui le persone affidano un potere legittimandolo, sulla base del suo carisma.

Grillo non è autoritario, essendo un leader che deve garantire l'interesse e l'obiettivo di un gruppo, rimette al gruppo le decisioni. 

In questo caso è il gruppo che decide anche in maniera Autoritaria se necessario. 

In un movimento non si configura uno Stato, e quindi le decisioni è giusto che vengano prese collegialmente e senza sindacabilità del singolo, che a maggior ragione, se avesse voluto ragionare da singolo, non avrebbe dovuto aderire al gruppo. 

IL CASO DEI DISSIDENTI GRILLINI:


Il comportamento dei dissidenti viola, il "patto sociale" e morale, stipulato con il Movimento, ma soprattutto con i cittadini italiani, che non hanno modo di scegliere i candidati e si affidano alla fiducia in un LEADER, nella formazione di un gruppo coerente con gli interessi collettivi.

La fortuna degli Onorevoli, è stata quella di avere ricevuto dal MOVIMENTO un compito da assolvere nell'interesse dei cittadini e nel rispetto della volontà generale manifestata all'interno del gruppo. 


Essi sanno che da giorni i giornali non aspettano altro che di azzannare al fianco il movimento e malgrado questo hanno scelto la via dell'individualismo mediatico, per garantire visibilità a se stessi, ed alle loro futili esternazioni.

Il fatto di essere andati in televisione, ha solo lo scopo di richiamare sul SOGGETTO SINGOLO l'attenzione, con l'intento manifesto di Tradire il movimento, NEL PROPRIO ESCLUSIVO INTERESSE.


Scaricando la responsabilità su Grillo, essi tentano una delegittimazione del soggetto, di fronte all'opinione pubblica, mettendo a rischio l'intero progetto.

Per tali motivi tutti i dissidenti, dovrebbero immediatamente migrare spontaneamente fuori dal movimento dimettendosi dall'incarico di  ONOREVOLE, ottenuto in quanto membri di un movimento che li legittimava a lavorare per la collettività e non per meriti del singolo.


Manifestando un interesse alla visibilità mediatica, andrebbero lasciati liberi di esporsi come meglio credono di fronte all'opinione pubblica.

La loro presenza all'interno del gruppo, viola il loro interesse all'esibizione mediatica, ed il loro interesse a sviluppare i loro meriti professionali e la loro ambizione.

Il movimento 5 Stelle rappresenta una spina nel fianco di questi poveri rappresentanti del popolo ed è per questo, che nel loro interesse andrebbero espulsi immediatamente.

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