In un paese civile la valuta sarebbe funzionale alle esigenze del Popolo, nell'Euro essa è funzionale agli interessi di banchieri e multinazionali.
L'Euro sta svolgendo perfettamente la sua funzione dal punto di vista economico, trasferendo la ricchezza dei cittadini e dello Stato, nelle tasche di Banche e Multinazionali.
Questa avventura comincia nel 2001, il dollaro è ai suoi massimi storici, in piena crisi economica americana e comincia a svalutarsi. La stampa di moneta garantisce liquidità e sostiene l'economia americana fornendo al sistema, soprattutto carta, da poter utilizzare per comprare merci in Europa.
Per l'America stampare carta è un affare, perché permette di aiutare le proprie imprese in un momento di difficoltà e contemporaneamente di fornire loro carta, con cui comprare beni reali.
Per ricapitolare, immaginate che io oggi possa stampare 3 milioni di euro, andare a piazza Navona e comprarmi un bellissimo attico che affaccia sulla Fontana dei 4 Fiumi. Anche se esso valesse un terzo, io non avrei problemi a comprarlo per 3 milioni, visto che i soldi me li sono stampati da solo e comprerò con la carta un valore reale. Se un Americano lo ha potuto fare, avendo chi gli prestava la carta, i cittadini italiani non se lo sono potuto permettere.
In un momento del genere, le politiche di uno Stato dovrebbero seguire con un taglio adeguatamente proporzionato, il taglio dei tassi del paese dominante, fornendo liquidità e quindi carta anche al proprio sistema.
Questo avrebbe rallentato i crolli di borsa del 2000-2003, in quanto i tassi più bassi, avrebbero sostenuto le quotazioni in Borsa, evitato le svendite e rallentato facili speculazioni, che dall'America sono state come dire...agevolate verso l'Euro.
Hanno voluto mantenere una situazione critica in Europa, per agevolare la speculazione Americana, che aveva dalla sua parte una Banca Centrale pronta a fornire munizioni, cioè moneta per acquistare aziende Europee, a prezzi di borsa stracciati.
La BCE mantenendo i tassi mediamente superiori a quelli americani, ha mantenuto le quotazioni dei prezzi di mercato più bassi e quindi a sconto, favorendo il passaggio della carta americana, nel mercato Europeo, arricchendo Banchieri e Multinazionali, favorendo processi inflattivi, sedati con le tasse e riduzione della base monetaria da parte della BCE, le stesse politiche attuate dal ministro Volpi nel Governo Mussolini.
In un primo momento di queste politiche ne beneficiano anche i cittadini, cresce la borsa e con l'Euro forte ci possiamo permettere di tutto ma questo fino al 2008 quando lo squilibrio, manifestandosi palese, non richiede un riequilibrio.
Gli squilibri economici, prima o poi, tendono all'equilibrio automaticamente, nel momento in cui diventa insostenibile socialmente e politicamente sostenere certe posizioni.
I prezzi quindi non sono un problema per gli Americani, nel momento in cui acquistano titoli dal 2003 in poi, che in borsa, hanno perso più del 70% ed inoltre sanno che, a fronte di un dollaro che calerà di prezzo, loro potranno beneficiare di due guadagni, se investono in Europa:
1) La svalutazione del dollaro che farà crollare il valore dei debiti fatti dalle aziende americane in dollari.
2) La rivalutazione dell'Euro, che farà salire i prezzi in Europa quotati in Euro dei loro investimenti.
La BCE ha garantito con la sua politica:
1) Gli Americani, in quanto non avrebbero rischiato di compromettere i loro utili con svalutazioni difensive.
2) La Germania, che con un Euro, tarato intorno ad una media dei tassi di cambio Europei, garantisce, una svalutazione del 15% del Marco ed una rivalutazione del 15% della Lira.
3) Le grandi imprese EUROPEE, libere di delocalizzare nei paesi a costo manodopera più basso, di vendere ovunque senza dazi e di pagare le tasse nei paesi più compiacenti fiscalmente.
Naturalmente da questo Euro ci guadagnano quindi gli Americani, i Tedeschi, e le grandi imprese multinazionali, a scapito dei cittadini e delle piccole e medie imprese.
UN PO DI GRAFICI:
Grafico(1)
Voi capite che stampare carta, conviene a chi la stampa, che può pagare con la carta, dei beni reali.
La speculazione però e le multinazionali americane, si rendono conto nel 2008 che forse conviene vendere tutto e chiudere i propri debiti in dollari, visto che con la svalutazione del dollaro e la rivalutazione dell'Euro, hanno visto calare il valore dei loro debiti, a fronte di una rivalutazione dei loro investimenti fatti in Euro.
I capitali americani cominciano quindi a tornare in america ed il tasso di cambio linea rossa comincia a calare a fronte di un calo dell'Euro.
L'America sa che le conviene stampare carta e quindi la risalita che vedete della linea rossa e quindi dell'Euro, non sono altro che i tre quantitative easing americani, fatti con lo scopo di mantenere svalutato il dollaro, e rendere conveniente alla speculazione di rientrare in America. Pensate ad Alcoa, che vende gli investimenti in Euro fatti in Sardegna per andare ad estrarre minerali in Arabia.
La linea verde euro yen, e linea verde acqua, Dollaro Yen, ci fanno notare la svalutazione complessiva di euro e dollaro contro la valuta Giapponese che ha dato un vantaggio competitivio a America e Europa contro il Giappone fino al 2012.
ABE il ministro giapponese, l'ha tollerata finché forse gli faceva comodo, ed il brusco rialzo di euro e dollaro contro yen, ci fa capire come anche lui abbia deciso di stampare carta, per contrastare gli americani, ma soprattutto per comprare BTP italiani a prezzi molto convenienti.
Gli unici che non hanno svalutato più di tanto sono gli Svizzeri, a cui non serve svalutare la moneta, visto che non hanno MULTINAZIONALI da inviare in Italia per comprare beni reali.
Quello che possiamo notare, è una forte rivalutazione dell'Euro verso tutte le valute, che sta distruggendo l'economia italiana delle piccole e medie imprese e della crescita di cui tutti parlano, che ci sarà sicuramente, ne beneficieranno esclusivamente le Grandi imprese.
Il problema è che cresceremo forse dopo un brusco crollo di borsa, ma spero di sbagliarmi. Cosa hanno fatto le borse:
Grafico (2)
Il grafico sopra rappresenta gli indici azionari di quattro paesi.
Credo sia evidente, che fino al 2008 la Francia linea blu, la Germania linea verde, l'Italia linea rossa, e l'America linea celeste, sono andate quasi tutte nello stesso modo.
Dal 2009 in poi le differenti politiche economiche e gli squilibri accumulati, causano delle divergenze, che vedono America e Germania ai loro massimi di borsa, e noi italiani prossimi a sfondare i minimi.
A buon intenditor poche parole!
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