La stagflazione è un fenomeno di fine anni ‘60.
Essa consiste in un aumento dell’inflazione ed una contemporanea stagnazione della crescita, con conseguente aumento della disoccupazione.
Di solito esiste il così detto trade-off tra inflazione e disoccupazione, cioè se
l’inflazione sale, la disoccupazione scende e se l’inflazione scende, la
disoccupazione sale ma a fine anni ‘60 le cose cambiano. Sale l'inflazione e la disoccupazione ed invece di spiegarsi il perché, mandano in soffitta Keynes e restaurano l'austerity. Voglio dire che in America parte un processo di azzeramento di quel poco welfare che c'era, per arrivare negli anni 80 a Reagan ed all'azzeramento di ogni diritto sindacale.
Per poter capire le dinamiche economiche bisogna conoscere
la storia.
L’economia americana nel dopoguerra conosce un boom di
consumi, favorito dalla sua vittoria nella Seconda Guerra Mondiale, che apre il mercato europeo ai suoi commerci. L’America
produce e vende in Europa ed il benessere in America si diffonde parallelamente alla "società dei consumi", che aiuta a far decollare i consumi interni.
Malgrado il clima di "festa", gli americani sono in continua
allerta per il diffodersi a livello mondiale del comunismo e per contrastarlo
strategicamente, si avventurano prima nella Guerra di Corea, nella Corsa agli
Armamenti e poi dal 1960 al 1975 nella Guerra del Vietnam.
Queste guerre determinarono notevoli spese militari ed i
politici americani lungimiranti nel contrastare il rischio del diffondersi dell'ideologia comunista, non lo furono
altrettanto, nel potenziare la loro industria nazionale.
Gli americani, non
producevano in casa tutti i beni necessari alle esigenze della nazione, non investivano in produzione di energia per soddisfare la
domanda crescente di materie prime e per correre dietro all'industria bellica non incassando abbastanza dalle esportazioni, erano costretti a stampare fiumi di moneta.
Intanto le materie prime aumentavano di valore a causa delle pretese dei paesi produttori, peggiorando la bilancia commerciale americana, cioé la differenza, export meno import.
Intanto le materie prime aumentavano di valore a causa delle pretese dei paesi produttori, peggiorando la bilancia commerciale americana, cioé la differenza, export meno import.
Un paese che non ha una industria sana e che produce solo
armi, è costretto ad importare materie prime ed aumentare importazioni e per
pagarle è costretto ad indebitarsi, od a stampare carta.
È diverso, stampare moneta per fare investimenti nel proprio paese, alimentando un circolo virtuoso di investimenti, dallo stampare carta per acquistare petrolio ed importazioni, alimentando l'aumento di un debito verso l'estero.
Sono questi i motivi per cui inizia a salire l’inflazione a
fine anni 60 in America, perché stampavano "carta" per pagare le importazioni ed alimentare l'industria bellica e
quando gli arabi gli chiesero l’oro per convertire le riserve accumulate in
dollari, Nixon, abbandona la convertibilità in oro, ed il prezzo del
petrolio comincia a salire, poi abbiamo la Guerra del Kippur e la rivoluzione Khomeinista.
L’andamento del petrolio lo vedete sotto. Notate i rialzi dal 1970 in poi ed i picchi nel 1979 e nel 1990.
Grafico (1)
Abbiamo due rivalutazioni forti una agli inizi degli anni '70
a causa dell’annullamento della convertibilità
in oro del dollaro nel '71, seguita dalla Guerra nel Kippur e poi nel 78
durante la rivoluzione Komeinista viene incendiato il cinema Rex in Iran, il popolo
accusa lo Scià e la Savak la polizia segreta, scoppiano dei tumulti.
L’esercito spara sulla folla compiendo un massacro.
In Italia questi fatti storici causano due rivalutazioni
forti del petrolio da cui deriva l’andamento dell’inflazione.
Grafico (2)
I picchi dell'inflazione sono nel 1974, nel 1979 e nel 1991, praticamente un anno dopo il picco del petrolio. Il dato non è scientifico, ma la coincidenza è praticamente perfetta.
Nel grafico (2) possiamo vedere l’andamento di pil reale ed infazione. Per poterli analizzare meglio, gli indici sono stati rappresentati anche sotto forma di media a 5 anni. In realtà, nel dopoguerra dal 1950 in poi, il pil reale cresce novevolmente grazie alla reindustrializzazione italiana. Negli anni ‘60 si nazionalizza l’energia e la crescita del pil è evidente a tutti. Dalla fine degli anni ‘60 primi anni ’70 c’è un rallentamento.
Nel grafico (2) possiamo vedere l’andamento di pil reale ed infazione. Per poterli analizzare meglio, gli indici sono stati rappresentati anche sotto forma di media a 5 anni. In realtà, nel dopoguerra dal 1950 in poi, il pil reale cresce novevolmente grazie alla reindustrializzazione italiana. Negli anni ‘60 si nazionalizza l’energia e la crescita del pil è evidente a tutti. Dalla fine degli anni ‘60 primi anni ’70 c’è un rallentamento.
Dagli anni ’70 la svalutazione del dollaro e la risalita dei
prezzi del petrolio, di certo frena la crescita del pil italiano, che comunque
rimane costantemente positivo.
Di fatto la diminuzione della crescita del pil, anticipa la
discesa dell’inflazione, dimostrando, che il rallentamento economico americano ed il calo della domanda anche dall'America, determina la
contrazione del pil.
Quando il pil si contrae si riduce anche la domanda di petrolio ed i prezzi rientrano, ma la riduzione è dovuta in gran parte alla rivalutazione del dollaro Grafico (3).
Quando il pil si contrae si riduce anche la domanda di petrolio ed i prezzi rientrano, ma la riduzione è dovuta in gran parte alla rivalutazione del dollaro Grafico (3).
Grafico (3)
Il grafico (3) evidenzia come in Italia, il rientro dell'inflazione sia coinciso ad una rivalutazione del Dollaro contro la lira italiana, ma in generale contro tutte le valute del mondo.
Possiamo notare che la svalutazione della lira 1980-1985, 1992-2001 si verifica con inflazione calante. Parliamo di un periodo di 30 anni, quindi mi sembra evidente che le svalutazioni della lira, non hanno causato iperinflazione.
Se notate dal 1980 al 1985 il dollaro sale, ed il petrolio...scende.
Se notate dal 1985 al 1992 il dollaro scende ed il petrolio...sale (crisi Irakena).
Se notate dal 1992 al 2001 il dollaro sale ed il petrolio...scende.
Se notate dal 2001 al 2008 il dollaro scende ed il petrolio...sale.
Non ci vuole un genio per capire la relazione inversa tra petrolio e dollaro.
Non ci vuole un genio per capire che l'inflazione degli anni 70 è stata causata dal caro petrolio e dalla svalutazione del dollaro ed il suo rientro è derivato dalla rivalutazione del dollaro.
Le teorie quindi che vedono nella stampa di moneta, il rialzo dell'inflazione non tengono conto di un fatto:
I PROCESSI INFLATTIVI PIU' IMPORTANTI, SONO DOVUTI AD UNA STAMPA DI MONETA, SENZA CHE QUESTA SIA GARANTITA DA ORO (NIXON 1971) O DALLA CAPACITA' DI UN PAESE DI PRODURRE REDDITO.
REPUBBLICA DI WEIMAR, inflazione causata dalla stampa di moneta superiore all'oro posseduto, e pagato come debito di guerra.
ZIMBABWE, stampa di carta da parte di un Governo di ladri che hanno affamato il popolo
IN ITALIA L'INFLAZIONE POST EURO, è stata causata, dall'EURO forte. Avendo dato i nostri politici garanzia che l'Euro non sarebbe stato svalutato, per difenderci da svalutazioni aggressive di altri paesi, abbiamo acconsentito alle multinazionali di inflazionare i prezzi del PETROLIO e delle esportazioni verso i paesi EURO.
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