venerdì 25 ottobre 2013

DALLE RASOIATE DI OCCAM una PROPOSTA PER LETTA

SITUAZIONE ATTUALE:

I paesi nel mondo utilizzano un unico modo per attirare capitali: "LA SVALUTAZIONE MONETARIA". I paesi deboli per attirare capitali, stanno svalutando la moneta.

Pensate ad INDIA TURCHIA, SUD AFRICA.

Le multinazionali americane invece, quando i tassi di cambio sono vantaggiosi fanno pressione sul loro paese affinché metta loro a disposizione CAPITALE A BASSISSIMO COSTO per poter effettuare i loro investimenti nel mondo e li fanno solo quando la valuta in quei paesi è ad un prezzo talmente basso da garantire un OTTIMO GUADAGNO ATTRAVERSO IL TASSO DI CAMBIO.

E' finito il periodo per le multinazionali americane di investire all'estero ed a loro conviene investire in paesi dove la valuta vale poco, o direttamente in America, per poter beneficiare del guadagno sulla rivalutazione del tasso di cambio americano contro il resto del mondo.

All'inizio del 2000 intorno al 2003, gli AMERICANI, hanno preso la moneta messa a disposizione a debito e, ad un cambio vantaggioso, hanno comprato beni in Europa.

Dopo 10 anni, le loro MULTINAZIONALI hanno guadagnato con il cambio almeno l'80%, ed è ovvio che se ne andranno quando il DOLLARO AMERICANO comincerà a salire contro euro. Stanno aspettando la riduzione dei salari, per riportare i capitali nel loro paese, pensate al richiamo della APPLE in patria da parte di BARAK OBAMA, ed i giochi sul debito ed il FISCAL CLIFF.

Noi italiani arriviamo con 10 anni di ritardo, invece di frenare gli investimenti esteri, svalutando la valuta e facendo partire le esportazioni delle imprese italiane, nei 10  anni trascorsi, ABBIAMO FAVORITO LA DELOCALIZZAZIONE, E DISTRUTTO LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE, con la riduzione della DOMANDA INTERNA, e la riduzione della CIRCOLAZIONE MONETARIA ed ora che tutti nel mondo deflazioneranno i salari, stiamo cercando di competere svalutando i diritti dei lavoratori, in un'assurda corsa al ribasso dei salari e all’aumento della disoccupazione.

E' impossibile competere con gli americani o peggio con il resto del mondo, perché ci battono su ogni fronte, sul costo del denaro, sulle tasse, sulla burocrazia, e quando svaluteranno i salari anche sul fronte del costo del lavoro.


Possiamo solo competere svalutando l'euro.


LA PROPOSTA:

Immagino che la mia proposta sarà immediatamente cestinata, purtroppo credo sia l'unica degna di considerazione:

Per attirare i capitali è necessario favorire un processo di svalutazione dell'euro, chiedere all'EUROPA, di poter immettere denaro nel sistema come fa IRLANDA E FRANCIA.

AREE VALUTARIE DIVERSE, non possono avere lo stesso tasso di cambio e la stessa politica inflattiva. Va rivisto il potere dei banchieri di decidere un tasso di cambio comune per tutti i paesi d’EUROPA, che di fatto svaluta del 10% il marco per rivalutare tutte le altre valute europee.

E’ per questo motivo e per nessun altro, che la Germania gongola, e vede accumularsi tanta ricchezza nelle sue casse a danno degli altri paesi europei.

I meccanismi di riequilibrio tra aree valutarie diverse si basano su tasso di cambio ed inflazione, tenere entrambi questi aspetti bloccati, genera squilibri economici, che sono conosciuti agli addetti ai lavori dal 1961, che di solito risolvevano con l'EMIGRAZIONE.

Ogni paese deve avere il diritto di immettere nel suo sistema tutta la moneta di cui ha bisogno, questo determina una riduzione del costo del denaro, una riduzione del costo del debito pubblico ed il rientro dei capitali, una volta ottenuta una svalutazione della valuta, sufficiente a garantire il riequilibrio dei prezzi tra ITALIA E RESTO DEL MONDO.

Purtroppo se non si vogliono sacrificare i cittadini italiani ormai allo stremo, come sta avvenendo oggi, sarà necessario sacrificare le banche, che rischieranno di fallire e dovranno essere nazionalizzate.

La nazionalizzazione è l'idea che nella storia ha garantito i migliori risultati, fin dai tempi di MUSSOLINI E PINOCHET. Chi non è ferrato in storia, dovrebbe riguardarsi i commenti degli storici su questo tipo di soluzione, per le periodiche e molto frequenti crisi del capitalismo.

Inutile dilungarmi nei dettagli, visto che saranno ben pochi quelli che arriveranno a leggere fino a questo punto. E con l'occasione vi auguro,

Buona fortuna.

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