domenica 21 aprile 2013

L'IDIOZIA DELLE POLITICHE DI EQUILIBRIO DI BILANCIO



La politica economica, utilizza la spesa pubblica, come stimolo all'economia.

L'obiettivo, è di mantenere la variazione percentuale del PIL, maggiore alla variazione dello stock di debito. Allo Stato conviene fare spesa pubblica, se questo garantisce una crescita percentuale del PIL superiore.

Il rapporto tra queste due grandezze, se superiore allo zero, misura l'efficienza delle manovre, se inferiore, il fallimento della politica economica.

Lo Stato quindi deve intervenire nel momento in cui il PIL sale meno della Spesa, in percentuale.

La linea grigia nel grafico, evidenzia le variazioni di questo rapporto, quella rossa, è la media a 5 anni e serve per capire la tendenza nel tempo.

LE POLITICHE DI EQUILIBRIO DI BILANCIO

Sappiamo tutti, che le politiche di AUSTERITY, vengono applicate fino alla Seconda Guerra Mondiale e da questo momento in poi, si applica più o meno una politica Keynesiana. Dal 1970 in poi, si passa a politiche che hanno lo scopo di portarci verso questa EUROPA UNITA SOTTO AI TEDESCHI.

Inutile dire che dal dopoguerra in poi, le politiche Keynesiane, stabilizzano i cicli economici, con evidente successo.

Si nota da due fatti:

1) La media delle variazioni di PIL reale, fratto la variazione del debito pubblico (in valori assoluti), si riduce, dimostrando minore volatilità dell'indicatore.

2) La stessa media mobile rossa, oscilla sopra la linea dello zero, dimostrando come detto prima l'efficienza delle politiche Keynesiane.

Possiamo notare però prima della Seconda Guerra Mondiale, due picchi fortemente negativi, a cui seguono nella storia due lunghe recessioni:

1) Quintino Sella 1875 raggiunge l'equilibrio di bilancio.
2) Alberto di Stefano 1924 raggiunge l'Equilibrio di bilancio.

Questo significa che l'equilibrio di bilancio, perseguito dall'unità d'Italia per ben due vole, genera, in entrambe le situazioni, una recessione grave.

I picchi raggiunti dall'indicatore, assumono valori fortemente negativi. Ergo, le politiche di equilibrio di bilancio, determinano gravi recessioni economiche e la redistribuzione della ricchezza, dai poveri verso i ricchi.

Oggi,  i ricchi, sono rappresentati, non da chi ha 5 milioni di euro ed affitta i sui 200 appartamenti,  ma dalle grandi multinazionali e dalle banche.

Come dice il saggio non c'è due senza il tre e la terza occasione di grave recessione,  l'ha creata Monti e l'Europeismo, che con una politica economica,  basata sull'Austerity, sul controllo del deficit di bilancio, e su un tasso di cambio forte, sta distruggendo progressivamente l'economia italiana.

La permanenza dell'Euro, farà salire DISOCCUPAZIONE e DEBITO PUBBLICO, ed a questo punto cosa faranno?

Monti ha distrutto l'offerta, ha immolato tutta l'economia italiana sull'altare dell'Euro.

Non era contento di tutto questo, ed ha piegato pure la domanda, tassandoci a morte, per regalare i soldi alle banche.

Quale idiota non l'ha ancora capito?

La

4 commenti:

  1. Ha la qualità di riuscire a spiegare cosa complicate in sintesi

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  2. Mi spiace ma la cosa è troppo semplificata, dare la colpa all'inefficenza della politica economica quando la linea verde passa sotto a quella rossa è troppo semplicistico; questo ragionamento pur molto desiderabile non basta a dimostrare l'utilità di fare debito pubblico e l'inefficenza delle politiche di equilibrio. C'è da considerare inflazione, assetto mondiale, acquisto materie prime, divorzio stato banca d'Italia,accumulo interessi,mancanza di politica industriale, costo del lavoro e milioni di altre cose che rendono le condizioni pre1980 diverse da quelle attuali

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  3. Caro Giorgio,

    la logica teoria dietro la spesa pubblica, è la sua capacità di trasformarsi in PIl, fin da subito, e poi in consumi attraverso il noto processo del moltiplicatore della spesa pubblica e poi in risparmio privato, che poi finirà in nuovi consumi, investimenti, o depositi bancari, oggetto di moltiplicazione attraverso il moltiplicatore dei depositi.

    Detto questo, un indicatore tecnico, svolge solo ed esclusivamente una funzione, stimolare ad occhio delle riflessioni, che se costanti in periodi storici precisi, inducano l'intelletto umano, ad una riflessione scientifica, non a manifestazioni uterino-empirico-scettiche.

    Nel 1875 e nel 1924 si ottiene l'equilibrio di bilancio e guarda caso, l'indicatore ROSSO, che rapporta, la variazione assoluta del PIL rispetto alla variazione assoluta della spesa pubblica, crolla del 3000%.

    La probabilità che sia un CASO, è pari a meno di 1/150*1/149, se sei come San Tommaso, infila il dito nella piaga e calcolati la probabilità.

    La cosa dovrebbe stimolare l'intelletto, mettere in moto la ragione e portare chi conosce l'argomento, ad analizzare e proporre una tesi alternativa.

    Lo scetticismo, il sofismo, od il nichilismo, non serve proprio a nessuno.

    Le variabili di cui tu parlavi, possono essere considerate a livello Economico e sono in gran parte conseguenza della storia, che dovrebbe essere oggetto di speculazione razionale.

    Immagino tu sia un ingegnere, se hai un amico economista presentamelo :)

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