lunedì 21 gennaio 2013

Rapporto tra inflazione, salari, e pil, dagli anni 70 ad oggi.

 Nel grafico possiamo vedere:

a) Tasso di variazione del PIL linea blu
b) Tasso di variazione dei Salari linea verde
c) Tasso di variazione dell'Inflazione linea rossa
d) Rapporto tra salario unitario/ Pil unitario linea a puntini verde

I tassi di variazione di a) Salari, b) PIL e c) inflazione hanno lo scopo di evidenziare graficamente le relazioni esistenti tra queste tre grandezze.

La quarta linea rappresentata a puntini nel grafico rappresenta il salario unitario in rapporto al PIL unitario, ed indica la percentuale di PIL pagata ai lavoratori dipendenti.

Il grafico evidenzia inconfutabilmente, la stretta correlazione esistente tra aumento dei salari, del PIL e della Inflazione e si sviluppa dall'inizio degli anni '70 fino al 2009.

Va notato come l'andamento dei salari sembri anticipare l'andamento del PIL e dell'inflazione. L'inflazione sembra seguire le dinamiche delle altre due grandezze economiche. La linea verde che rappresenta i salari, anticipa, la linea blu del PIL, che a sua volta anticipa la linea rossa indicante l'Inflazione.

Analizzando il suddetto grafico quindi ne risulta che:

1) Il processo inflattivo segue l'andamento di Salari e PIL. La logica è che la crescita dei salari favorendo i consumi, spinge le imprese a pianificare una maggior produzione. I consumi trainano quindi PIL ed inflazione.
2) Il tasso di crescita di salari e PIL risulta superiore sistematicamente al tasso di inflazione. Negli anni '70 il differenziale tra salari PIL ed inflazione, risulta mediamente più consistente per poi ridursi dal 2000 in poi (anche se il differenziale in percentuale del tasso di inflazione sembra costante).
3) Il rapporto salari unitari / PIL unitario all'inizio degli anni '70 sale poi stabilizza con l'introduzione della Scala Mobile ad un valore del 67%, per poi decrescere progressivamente dal 1984 in poi quando Craxi comincia a toglierla abbassandone il tasso del 4%.


Conclusioni:

1) Non lo avrei mai detto ma le aspettative di spinte inflazionistiche causate dalla truffa di Nixon e dal rialzo del prezzo del petrolio, stimolano ad inizio anni '70 gli investimenti, che generano occupazione, crescita dei salari unitari sul PIL. I consumi, stimolano a loro volta la crescita del PIL che dal grafico segue come dinamica quella dei Salari e della inflazione.

Cosa possiamo dire sull'inflazione degli anni '70:

a) Segue le dinamiche di salari e PIL
b) La crescita dell'inflazione essendo inferiore a quella di Salari e PIL, presenta quindi negli anni '70 dei vantaggi. I vantaggi derivano dalla maggiore crescita di Salari e Prodotto interno.

2) La quota salari sul Pil cresce ad inizio anni '70, probabilmente le aspettative inflazionistiche causate da Nixon, e dall'abbandono del sistema aureo, generano investimenti e l'offerta di lavoro aumentata, fa aumentare la quota salari, che poi stabilizza fino al 1984, anno in cui Craxi decide la riduzione progressiva della scala mobile.

3) L'abbandono della scala mobile ed il calo dell'inflazione dovuto probabilmente alla separazione tra Tesoro e Banca d'Italia causano dal 1982 in poi l'inizio del calo della quota salari sul PIL.

DOVE FINISCE LA QUOTA SALARI PERSA? DI QUESTO, SE HO TEMPO PARLERO' IN UN ALTRO POST :)



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