mercoledì 11 dicembre 2013

STAGFLAZIONE NEGLI ANNI 70, AMERICANA ED ITALIANA: confronto e differenze.

Grafico (1)



Il grafico sopra mostra nell'ordine, le variazioni dell'inflazione, azzurro, del pil reale, rosso e della disoccupazione americana, verde, dal 1948 al 2012.

Ad occhio esperto non sfuggirà, che dal 1950 al 1981 mediamente scende la variazione del pil americano annua, mentre dal 1968 in poi, la relazione inversa tra disoccupazione ed inflazione, cessa, diventando una relazione diretta fino al 2008. Effettivamente dal 1968 in America, la relazione inversa attribuita alla curva di Phillips, tra disoccupazione ed inflazione non vale più.

Se analizziamo i grafici sopra trasformati in medie a 5 anni per poterne analizzare le tendenze di medio termine, otteniamo il grafico successivo.


Grafico (2)


Analizzando questo secondo grafico, tutto risulta chiaro, dal 1968 in poi, si verifica una relazione diretta tra inflazione e disoccupazione, il PIL reale scende fino al 1982 e finalmente comprendo quanti analizzando il fenomeno, chiamato STAGFLAZIONE, cioè inflazione e disoccupazione in risalita di pari passo, affermano che la stagflazione duri durante tutti gli anni 70. 

QUESTE PERSONE DIMENTICANO PERÒ, CHE STIAMO PARLANDO DI AMERICA, ED I DATI RELAVITI AI PAESI EUROPEI SONO DIVERSI. 

SICCOME SIAMO IN ITALIA PROVVEDO A MOSTRARE IN SEGUITO L'EQUIVALENTE DEI GRAFICI MOSTRATI SOPRA RELATIVI AL NOSTRO BEL PAESE.

Grafico (3)




Il grafico mostra, un calo delle variazioni del pil reale, fino al 1965 ed una brusca risalita del pil negli anni successivi. L'Italia nel 63/64 infatti, ebbe una grave crisi valutaria.

Anche all'epoca il sistema di cambi fissi, genera un crollo del pil.

L'Italia ha una economia diversa dagli altri paesi, in quanto non avendo materie prime subisce passivamente i prezzi dei fornitori di energia a cui dobbiamo sottostare.

Se un paese importa inflazione, deve per forza riequilibrarla con il tasso di cambio svalutandolo per riequilibrare il livello dei prezzi rispetto a quelli esteri. Lo squilibrio genera un aumento dell'import e la riduzione dell'export, accumulando debito con l'estero che in teoria aumenta la vendita di valuta locale per acquistare valuta estera. All'epoca, la svalutazione della lira avrebbe comportato la fine anticipata del sistema di cambi fissi stabilito a Bretton Woods.

Per gli americani non era conveniente uscire dal sistema di cambi fissi, il loro pil reale era in crescita, e quindi preferirono sostenere l'italia con grandi prestiti.

Fatto sta, che grazie a quei prestiti ed una spesa pubblica italiana attiva, l'economia riparte di slancio, ed il pil reale nel 1965 sale da -2,5 a 15 punti sopra l'inflazione. Avete capito bene allora il pil saliva molto di più che nella Cina di oggi.

Dai grafici si può vedere il crollo del PIL italiano anno per anno fino al 1964 il rialzo nel 1965 ed il declino dal 1969 in poi. Il sistema di cambi fissi, è da sempre negativo per l'Italia. Nel 1965 usciamo dal crollo del pil, perché gli americani furono costretti ad effettuare grossi prestiti all'Italia, e da quell'anno inizia a salire il debito pubblico salvandoci dal solito sistema di cambi fissi. Dal 1969 in poi le variazioni del pil annuo scendono a causa della riduzione dei margini di guadagno delle imprese causati dal caro petrolio.

IL DEBITO PUBBLICO SALE, PERCHE' COME DICE IL SAGGIO ECONOMISTA, UN DEBITO PER LO STATO, DIVENTA RICCHEZZA CHE CIRCOLA NELLA NAZIONE, E SALE PIÙ VELOCEMENTE, DAL 1980 IN POI PROPRIO DENTRO LO SME.!


Grafico (4)


Cosa scopriamo da questo grafico analizzato con le medie mobili a 5 anni delle singole serie storiche:

1) Che la spesa pubblica nel 1965 ed i prestiti americani fanno risalire il pil.
2) Che l'uscita dal sistema aureo di Nixon 1971, reca all'Italia una bella perdita sul pil.
3) Che scende l'inflazione a inizio anni 80 ed aumenta la disoccupazione fino al 1987 in Italia, dove la curva di Phillips conferma ancora la sua validità.


TEORIA ECONOMICA:

1) La spesa pubblica, ed i prestiti americani, favoriscono, l'aumento della circolazione monetaria, ed il pil cresce in un balzo. Quindi la spesa pubblica finanziata a debito, ha una sua funzione sociale se ben gestita.

Il debito pubblico inizia a crescere esponenzialmente dal divorzio BANCA ITALIA TESORO, questo lo sanno pure i somari, e sale a causa della libertà concessa alle banche di imporre allo Stato i tassi sui collocamenti dei titoli obbligazionari. Le banche impongono tassi superiori all'inflazione ed il debito sale vertiginosamente, per poi rientrare fuori dall'EURO. Lo SME era di fatto una specie di EURO di oggi, ed uscendono ripartono le ESPORTAZIONI, scendono le importazioni e l'inflazione rimane bassa, contrariamente a quello che dicono gli EUROTRUFFATORI. Ormai anche loro hanno capito che l'inflazione è generata dalla rivalutazione del petrolio negli anni 70 da parte degli arabi, giustificata da KIPPUR, KHOMEINISMO, e GUERRA IN IRAQ.

2) L'uscita dal sistema aureo di Bretton Woods, crea problemi agli arabi che si ritorvano dollari non convertibili, quindi carta straccia ed agli europei.

Questa carta straccia (dollari) subirà evidentemente la svalutazione del dollaro degli anni 70  con tutte le relative perdite e verrà utilizzata per creare moneta negli anni successivi, da arabi ed europei, marginando petroldollari ed eurodollari.

3) Sulla relazione inversa tra inflazione e disoccupazione completiamo i dati con il grafico successivo:

Grafico (5)



Evidentemente il rialzo della disoccupazione, è legato alle variazioni del prezzo del petrolio, che "sballa" negli anni 70 ogni tipo di valutazione economica. La disoccupazione rimane però intorno al 6% dal 1966 fino al 1977 e poi sale durante lo SME ed in particolare dal 1981.


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