sabato 11 luglio 2015

L'INESISTENZA DELLA VERITA' E L'EVOLUZIONE DEL TALK SHOW DALL'OPINIONISMO ALLA DIALETTICA RAZIONALE:

La verità esiste, ma oggi prevale l'opinionismo televisivo che tende ad affermare l'inesistenza di verità certe.

Elimini Dio, lo Stato e l'identità umana anche sessuale e l'uomo si trova perso nell'oblio del suo dramma esistenziale.

L'individuo senza una guida e delle indicazioni, deve trovare da solo la strada che lo porterà dall'istintività animale, ad intuire una logica dei fatti, individuando da solo i suoi punti di riferimento attraverso un processo di crescita interiore.

Definiti i punti fermi l'uomo è pronto attraverso la dialettica, contrapponendo le tesi e le antitesi che si trova ad affrontare sul suo cammino, a sintetizzare razionalizzando, sapienza ed intelligenza, nella comprensione e nella conoscenza.

La conoscenza presuppone una coscienza dell'uomo, che consapevole di se stesso, si riconosce come essere pensante, quindi autocosciente ed infine razionale.

Da un punto di vista razionale la verità sul piano logico deve esistere per forza, in quanto affermando che la verità non esiste, di fatto andiamo ad affermare una verità, confutando la sua negazione.

La verità è però frutto di dialettica razionale, di contrapposizione tra tesi ed antitesi e di volontà nella ricerca di una sintesi che parta dallo stato dell'arte del pensiero umano per progredire ed evolvere espandendosi esponenzialmente.

Il talk show oggi è preconfezionato e permette a chiunque di esprimere la propria opinione, dimenticando che la storia del pensiero ha al suo attivo almeno 2500 anni di storia e di speculazione.

Sarebbe ora di reinventare una televisione istruttiva, che ponga dialetticamente a confronto, il mondo delle Università con i suoi professori divisi sui vari temi scientifici a volte intellettualmente, ma più spesso per interesse personale e gli studenti spesso molto preparati sui vari argomenti e pronti a costruire il loro percorso verso l'intellezione, in forte conflitto tra istinto ed intuizione.




sabato 4 luglio 2015

LA RANA BOLLITA

Immaginate di mettere una rana in una pentola disposta sul fuoco.

All'inizio ella nuoterà beata girando in tondo in quello specchio d'acqua trasparente.

Quando l'acqua inizia a diventare tiepida ella si sentirà ancora a suo agio, anestetizzata da un leggero torpore indotto dal tepore.

La temperatura sale e comincia a diventare troppo calda.

All'inizio il calore stanca ed indebolisce la rana, ed alla fine quando l'acqua inizierà a diventare troppo calda si ritroverà bollita e servita su di un piatto.

Se la rana fosse stata immersa nella pentola con l'acqua a 50° di temperatura probabilmente sarebbe saltata fuori dalla pentola e la vedremmo fuggire attraverso la finestra.

Noam Chomsky spiega con questo aneddoto i sistemi utilizzati per imporre alla società moderna, cambiamenti senza il suo consenso.

Essi sono graduali per non intimorire nessuno e spesso è incomprensibile percepirli  finché non diventano un fatto compiuto.

Oggi è difficile comprendere la realtà che si cela dietro maschere rassicuranti, ed una propaganda che mira a adattare i processi cognitivi alle esigenze del pensiero elitarista dominante.

Abbiamo tanti esempi:

1) la funzione della moneta spiegata alle masse come se fosse merce limitata e non come un prodotto creato in quantita' convenzionali nell'interesse dell'uomo,
2) il debito pubblico presentato come un debito di un soggetto qualunque,
3) la finta solidarietà di facciata necessaria a coprire gli affari loschi delle Mafie alla Gricia, dove Rosso Bianco e Nero si confondono in un piatto che da gustoso diventa presto indigesto,
4) la multiculturalità che avrebbe un valore, se significasse preservazione della storia e delle tradizioni di ogni popolo e non coabitazione imposta e forzata di culture diverse necessaria  a fomentare razzismo, scontro sociale e fattore destabilizzante di democrazie rese volutamente fragili, da governi fantoccio caratterizzati da accordi politici trasversali, al servizio di poteri sovranazionali e senza alcuna legittimazione costituzionale.
5) Relativismo diffuso, opinionismo, cancellazione di punti di riferimento e di ogni peculiarità umana sono il condimento di questo minestrone velenosissimo.

HANNO DISTRUTTO IL NOSTRO FUTURO:

Attraverso le modifiche del sistema pensionistico, hanno mantenuto le clientele di chi oggi sta in pensione, per sottrarla totalmente alle generazioni future.

I 10mln di pensionati, garantiscono voti, e tutti gli altri gradualmente verranno portati verso la schiavitù e la povertà.

HANNO CANCELLATO LA SPERANZA DEL PRESENTE:

Hanno portato la tassazione a livelli tali che è diventato praticamente impossibile risparmiare a prescindere dal reddito dichiarato. Pagando il 50% tra tasse e contributi, ed il 50% sui consumi, alla fine non rimangono che le briciole, che ci sottraggono attraverso imposte e  tasse indirette non progressive, che alla fine penalizzano chi guadagna meno di 80/100mila euro l'anno.
Ormai vive bene solo l'individuo che non pensa e che non si guarda intorno, e che non va oltre la punta del proprio naso.

ORA NON GLI RIMANE CHE CANCELLARE LA NOSTRA STESSA STORIA E LA NOSTRA IDENTITA':

Non esiste più un Dio, uno Stato,  una identità personale, una identità sessuale. Il materialismo ha cancellato il rispetto per la cultura, per la storia e questo impedisce a chiunque di comprendere il mondo che lo circonda.

Hanno cancellato nell'uomo la capacità di pensare in maniera autonoma, imponendo concetti semplici a masse troppo pigre per cercare con la dialettica una verità che molti ridicoli servi sciocchi credono di poter negare, affermandone l'esistenza sul piano logico, nel momento stesso in cui affermano una verità negandone l'esistenza. Si può essere tanto scemi?

L'individuo giace passivo nella caverna. Si identifica nel carnefice, e pur di mantenere il suo misero stato preferisce credere alle ombre nei muri, che

VOLTARSI A GUARDARE LA LUCE DELLA REALTA' CHE LO ASPETTA FUORI DALLA SUA MESCHINA CONDIZIONE ESISTENZIALE.

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