domenica 5 ottobre 2014

MONETA, DEFICIT/PIL, LOGICA E FUNZIONAMENTO DEL DEBITO NEL SISTEMA MONETARIO E BANCARIO MODERNO (Tutto ciò che dovremmo sapere)

IL VALORE DELLA MONETA:

In economia esistono due mercati quello della moneta e quello dei beni reali.

Ai tempi del baratto, per attuare uno scambio era necessario trovare due persone interessate a scambiarsi reciprocamente le merci e questo rendeva difficili gli scambi. 

Il sistema nel tempo richiese un passaggio intermedio attraverso una merce, che fosse universalmente riconosciuta come riserva di valore, in attesa dello scambio.

Si utilizzarono così prima vari oggetti, poi metalli più o meno preziosi ed infine la moneta.

Per poter imporre alle persone l'utilizzo della moneta, oltre ad imporre le tasse, in un primo tempo gli stati ne garantirono la qualità di riserva di valore, attraverso riserve auree in deposito presso le banche centrali.

Nel tempo, la capacità degli stati di garantire con il loro reddito o con  la vendita delle loro materie prime la moneta circolante, determinò un progressivo sganciamento dalla parità aurea.

La moneta diventa quindi un bene, il cui valore viene determinato in maniera convenzionale, dal rapporto di fiducia che sussiste tra i cittadini e lo stato che ne garantisce il valore attraverso la sua struttura di stato, la sua capacità di produrre reddito e:

1) la gestione della politica fiscale
2) la gestione della politica monetaria 
3) la gestione sana del DEBITO PUBBLICO.

LA LOGICA DELLA GESTIONE DEL RAPPORTO DEBITO PUBBLICO/PIL

Chi ha una azienda sa cosa significa utilizzare una leva finanziaria.

Le imprese si indebitano, perché riescono ad ottenere un rendimento superiore al costo del debito attraverso la loro attività economica.

Se riesco quindi ad ottenere un rendimento superiore al costo del debito, avrò convenienza ad indebitarmi.

In uno stato, il costo del debito è dato, spiegandolo in modo non preciso ma intuibile in maniera semplice, dal tasso sul debito meno il tasso di inflazione.

Per poter gestire bene il debito quindi, il suo tasso di interesse meno il tasso di inflazione, deve essere inferiore al rendimento dell'attività aziendale, che in uno stato è rappresentata dalla crescita del PIL.

SE IL DEBITO ITALIANO COSTA MEDIAMENTE IL 4,5% E L'INFLAZIONE è DEL -0,3% PER CALCOLARE QUANTO DOVREMMO CRESCERE, PER AVERE UNA FINANZA PUBBLICA EFFICIENTE DOBBIAMO FARE QUESTO CALCOLO:

4,5%-(-0,3%)= 4,8%

IL PIL DOVREBBE CRESCERE DEL 4,8% PER GARANTIRE UN RAPPORTO STABILE DEBITO/PIL.

In un paese evoluto questo non avviene, perché un paese evoluto cresce in media del 2%/3%, ed è in questo che consiste la TRUFFA SUL DEBITO PUBBLICO, nell'impossibilità matematica di rientrare con il debito con una inflazione sotto al 2%, e peggio che mai con la deflazione.

Ai tempi in cui Banca Italia agiva in linea con il Tesoro e quindi la politica monetaria e fiscale era in mano allo stato, la gestione del debito era funzionale a volte alle esigenze del paese, a volte alle esigenze dei politici, ma c'era almeno una alternanza tra gente onesta e senza scrupoli.

Con la separazione Banca Italia - Tesoro tutto questo è venuto meno, ed abbiamo solo avuto politici che hanno fatto solo gli interessi delle banche.

La gestione univoca della politica monetaria e fiscale permetteva di tenere basso il costo del debito pubblico e di gestire l'inflazione in modo da rendere funzionale la gestione del debito alle esigenze del ciclo economico.

Anche quando il costo del debito era del 15% negli anni 70, l'inflazione era del 20% e quindi facendo il nostro calcolo avremmo ottenuto:

15%-(20%)= -5% 

In questo caso paradossalmente anche andando in recessione del -5% avremmo preservato il rapporto debito/pil.

Naturalmente questi sono esercizi mentali matematici, che hanno basse probabilità di verificarsi nella realtà, perché quando l'inflazione è così alta, le imprese per difendersi dalla svalutazione monetaria, correrebbero ad investire facendo salire il PIL a livelli ben al di sopra dello zero, come è ben risaputo nella teoria economica e come accadde malgrado la situazione petrolifera, negli anni 70.

LA LOGICA DEL SISTEMA BANCARIO E MONETARIO MODERNO:

Il sistema monetario moderno si basa sulla stampa di moneta e sul debito degli stati.

Se il debito fosse in mano a gente onesta e gestito come indicato sopra, di certo il debito pubblico sarebbe un vantaggio per la nazione, non uno strumento per indebitare e schiavizzare le generazioni attuali e future.

Il meccanismo di immissione della moneta nel sistema economico avviene attraverso l'emissione di debito degli stati e la sottoscrizione del sistema bancario del debito, attraverso fondi presi in prestito dalla banca centrale la quale è in grado di creare moneta marginando, cioè moltiplicando la moneta depositata sotto forma di riserva bancaria o dagli stati, con una leva di 50/100 volte.

In italiano vuol dire per la banca centrale, può moltiplicare i depositi pari a 10mld per un importo massimo pari a:

mld(10*100)leva= 1000mld (potenziale di immissione monetaria)

LO SCOPO DELLA MARGINAZIONE DEI DEPOSITI, DIPENDE DALLA NECESSITA' DI GARANTIRE IN CASO DI CROLLO DEL SISTEMA BANCARIO, LA SUA STABILITA' E LA STABILITA' DEL SISTEMA DEI PAGAMENTI.

In caso di crisi sistemica, le Banche Centrali hanno la facoltà, il diritto e spesso l'obbligo di nazionalizzare banche fallite nell'interesse del paese e di sostenere il sistema dei pagamenti immettendo la moneta nella quantita' necessaria.

UN ESERCITO DI INCOMPETENTI, PARLA DI STATALISMO, MA SI TRATTA SOLO DI GARANZIE A TUTELA DEI CITTADINI, DEI LORO RISPARMI E DELLA FIDUCIA NEL SISTEMA (Lehman docet= insegna).

LA LOGICA DEL DEBITO PUBBLICO FINANZIATO DAL SISTEMA BANCARIO:

Perché gli stati dovrebbe emettere debito, farlo sottoscrivere ai banchieri che ricevono denaro a costo spesso pari a zero dalla banca centrale invece di prendere tutta la moneta che serve a costo zero dalla banca centrale?

STATO EMETTE DEBITO > 
BANCHE SOTTOSCRIVONO > 
BANCHE CENTRALI FORNISCONO MONETA ALLE BANCHE CHE SOTTOSCRIVONO

Prima abbiamo scritto:

1) che il DEBITO PUBBLICO è uguale alla RICCHEZZA DELLA NAZIONE.

2) Abbiamo detto che se il tasso sul debito meno l'inflazione è più basso della variazione del PIL, diventa conveniente per lo stato fare debito.

3) Che politica fiscale e monetaria debbono fare capo allo stato altrimenti si rischia l'inefficacia delle politiche economiche fiscali e monetarie, attraverso lo spiazzamento, cioé l'idiozia di annullare una politica monetaria attuando una politica fiscale dagli effetti inversi, cosa che sta facendo oggi il nostro Governo Renzi.

Detto questo molti si chiederanno PERCHE' FARE DEBITO?

L'economia è una materia complessa, che va compresa secondo la sua logica:

CHE NON E' LINEARE BENSI' CIRCOLARE.

Gli stati possono attuare politiche monetarie, fiscali, e possono stabilire piani di crescita economica, ma hanno anche bisogno di due cose:

1) Poter agire sul sistema bancario, stimolando la creazione di base monetaria
2) poter intercettare il risparmio delle famiglie attraverso i propri titoli pubblici.

IL DEBITO SERVE A QUESTO, POTER CONTROLLARE IL SISTEMA BANCARIO ED INTERCETTARE IL RISPARMIO EVITANDO CHE VADA ALL'ESTERO.

Le banche creano moneta a fronte dei depositi bancari, se non ci fossero i depositi non ci sarebbe denaro da dare in prestito.

Le banche sottoscrivono debito pubblico e cedendolo ai privati sul mercato secondario, lo trasformano in denaro per fare credito.

Il debito diventa uno strumento per moltiplicare per due la moneta potenziale, 100 di debito pubblico viene immesso nel sistema e si trasforma in 100 di depositi, o 100 di investimenti in titoli di stato. Il debito viene monetizzato dalle banche cedendolo ai privati  intercettando i risparmi o cedendolo alla Banca d'Italia. I depositi, la moneta ricevuta cedendo i titoli ai privati intercettando risparmio, o quella ricevuta dalla banca centrale scontando i titoli, permettono poi alle banche di fare ulteriore credito per 100 moltiplicando per due la creazione di base monetaria iniziale.

IL PROBLEMA QUINDI NON E' IL DEBITO PUBBLICO, MA LA SUA GESTIONE SPESSO PIU' COMPLESSA E LOGICA, RISPETTO A QUANTO LA GENTE PENSI. ESISTE UNA LOGICA NEL SISTEMA CHE SPESSO CHI NE IGNORA IL FUNZIONAMENTO NON RIESCE A COMPRENDERE.