domenica 27 gennaio 2013

Entrate e spese dello Stato Italiano. Un'analisi dell'andamento dal 1980 al 2009 (dati ISTAT).


Analizzeremo oggi andamento dal 1980 al 2009 delle spese e delle entrate dello Stato Italiano in percentuale del loro valore complessivo. Lo scopo è di analizzare il cambiamento nella politica di gestione dello Stato delle Entrate e delle Spese.

Parlando su internet è possibile sentire ogni genere di considerazione sulle entrate e le spese dello Stato Italiano, ma molti non hanno alcuna idea della loro tendenza dal 1980 ad oggi ed in questo post ne analizzeremo l'andamento fino al 2009.

Le entrate dello Stato Italiano per il 90% circa sono rappresentate dalle tre voci di spesa indicate nel 
grafico (1).
Si dividono in imposte dirette, indirette e contributi sociali. Dalla analisi della tendenza è possibile notare come ad una diminuzione dei contributi sociali negli ultimi 30 anni, linea arancio, sia corrisposto un aumento delle imposte sia dirette linea verde, che indirette linea rossa. Equivale a dire che le minori entrate derivanti dai  contributi sociali versati, sono state compensate dagli aumenti delle entrate dovute alla tassazione sia diretta che indiretta. E' evidente che lo Stato ha dovuto compensare il calo di contributi sociali, con le imposte prima fino al 1996 dirette e poi dal 1996 in poi indirette, per pagare il rialzo delle spese sostenute per il pagamento delle pensioni.

Grafico(1)
 
(Dati Istat Serie Storiche)

Ora il problema è analizzare come sono state spese in tutti questi anni, le entrate dello Stato Italiano.

Nel grafico successivo possiamo vedere le spese dello Stato italiano dal 1980 al 2009.

Grafico (2)
 
                                                                               (Dati Istat Serie Storiche)

Contrariamente a quanto uno potrebbe immaginare quasi tutte le spese sono rimaste più o meno costanti ad eccezione di quattro voci.

1) La prima voce è quella delle spese per prestazioni sociali in denaro, linea celeste, che sono cresciute a fronte di minori contributi incassati sul saldo negativo delle pensioni ne parliamo qui. La cosa mi colpisce e mi preoccupa, visto che mentre le entrate per contributi sociali diminuiscono, aumentano le spese erogate sotto forma di pensioni.

2) Gli stipendi erogati ai dipendenti dello Stato sono diminuiti, questo vale la pena saperlo, anche se qualche aggiustamento nell'organigramma statale sarebbe auspicabile.

3) I consumi intermedi, le spese per servizi erogati ai cittadini, sono rimaste  più o meno costanti crescendo di pochi punti, un 2,61% sull'ammontare totale della spesa.

4) La voce numero quattro sono gli INTERESSI PASSIVI SUL DEBITO che hanno costituito un "grasso contributo" alla spesa pubblica negli anni 80, stabilizzano dal 1991-1996 e poi calano.

Gli INTERESSI PASSIVI SUL DEBITO PUBBLICO ITALIANO, oltre ad avere rappresentato una percentuale notevole della spesa complessiva dello STATO ITALIANO, sono saliti esponenzialmente fino al 1992, l'anno in cui hanno raggiunto il loro valore massimo sulla spesa complessiva con una percentuale del 22,5%. L'ingresso dello SME, non è stato un grande vantaggio per noi italiani e la crescita della percentuale sulla SPESA degli INTERESSI PASSIVI, ne chiarisce a tutti il motivo (solo un cieco non se ne accorgerebbe).

L'uscita dallo SME nel 1992, ha fatto rientrare l'emergenza interessi sul debito pubblico, ma il costo, dovuto in gran parte alla scelta scellerata della nostra classe politica di separare il TESORO dalla BANCA D'ITALIA (lite delle comari), ancora è evidente nella mole del debito pubblico,  determinato, in gran parte se non in totale proprio da tale scelta (immaginate voi il perché). Ma sulla formazione del debito pubblico italiano ne parliamo qui.

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