venerdì 5 aprile 2013

ANALISI STORICO-ECONOMICA delle politiche NEOCLASSICHE E KEYNESIANE, dal 1861 al 2011


Non pretendo che capiate tutto, ma credo che potete percepire il significato del grafico (1) a livello storico ed economico, se avrete la pazienza di leggere. Io cercherò di essere sintetico.

Grafico (1)




Quella che vedete sopra, rappresenta, in grigio, l'efficienza delle politiche di spesa pubblica dal 1861 al 2011. 

Essa misura di quanto è aumentato il valore assoluto del PIL, rispetto al valore assoluto della Spesa Pubblica in percentuale. 

Essa, misura l'efficienza dei singoli Governi, di anno in anno, nel garantire una variazione dello Stock di ricchezza prodotta (PIL), superiore all'aumento assoluto dello Stock di Spesa pubblica.

Premetto, che l'economia è come una macchina che viaggia spedita in una strada piena di curve. Per poter governare la macchina, devi essere in grado di rallentare alla fine del rettilineo ed accelerare alla fine di una curva.

Lo scopo, è di evitare accelerazioni eccessive e brusche frenate, mantenendo una velocità di crescita, relativamente costante.

Quando cresce troppo l'economia ed hai piena occupazione, devi rallentare, altrimenti generi spinte inflazionistiche, mentre quando l'economia crolla, devi dare ad essa degli stimoli, altrimenti rischi che la disoccupazione, diventi un problema di conflitto sociale e la deflazione,  un problema maggiore dell'inflazione. 

In questi casi, i Governi usano le politiche di spesa pubblica, discrezionali, a seconda del tipo di Governo. 

Le politiche economiche, determinano quindi la variabilità del debito pubblico ed è ovvio che le scelte politiche, conducano nel dettaglio, a situazioni molto differenti. 

Non è questa la sede per entrare nel merito, impossibile da spiegare a chi è totalmente digiuno di concetti economici, cercherò quindi di analizzare la cosa al livello Teorico superficiale. 

In Economia, c'è uno scontro aperto tra teorie NEOCLASSICHE, che vedono nell'austerity la soluzione all'eccessivo debito pubblic, e teorie NEOKEYNESIANE, che vedono nella spesa pubblica e nel suo aumento la ricetta, per dare uno stimolo all'economia.

Non mi interessa, in questo momento, incensare l'una o l'altra, voglio solo analizzare storicamente, le diverse politiche economiche dal 1861 al 2011.

Ho notato quanto segue:

1) Quando l'indice mediamente varia oltre la linea dello 0%, significa che le politiche di spesa sono efficienti, visto che determinano un aumento superiore percentualmente del PIL. 

In italiano, significa che lo Stato spende dei soldi, ma questi soldi spesi, pur generando maggiori debiti, determinano una variazione superiore della ricchezza dei cittadini, che se adeguatamente manovrata dallo Stato, garantirebbe facilmente il rientro dal debito pubblico.

Questo significa, che lo Stato, riuscendo a generare variazioni del PIL maggiori di quelle della spesa pubblica, sta gestendo grandezze come la spesa pubblica, gli investimenti, i tassi di interesse, il credito, l'inflazione ed i tassi di cambio, in maniera efficiente, vuol dire che usa poche risorse per ottenere risultati, spesso anche migliori.

La formula è la seguente: 

Reddito= Consumi+Spesa Pubblica+Investimenti+import/export

2) La seconda cosa che noto, è che dalla seconda guerra mondiale, il grafico grigio riduce drasticamente le oscillazioni e si mantiene costantemente sopra la linea dello zero, che abbiamo detto, denota efficienza delle politiche economiche.

Dalla Seconda Guerra Mondiale viene applicato Keynes. 

Rispetto alle precedenti politiche NEOCLASSICHE, è evidente come la Teoria KEYNESIANA, abbia garantito minore variabilità nella dinamica della variazioni del PIL rispetto alla spesa pubblica, ma soprattutto, potete notare che, il grafico oscilla costantemente sempre sopra la linea dello zero, dimostrando l'efficienza maggiore di queste politiche rispetto alla "giostra" garantita dalle politiche neoclassiche.

Se guardate la linea vede e quella arancio, che rappresenta, pil reale e debito reale, potete vedere come al netto dell'inflazione, dal dopoguerra, si verifichi una crescita esponenziale delle due grandezze.

Immagino sia inutile dire, che anche un empirico scettico, è in grado di comprendere il significato, ma a scanso di equivoci, questo vuol dire che con Keynes, lo sviluppo efficiente, è stato garantito fino al 1970.

L'occhio del matematico noterà il cambiamento dell'inclinazione dei tassi di crescita del pil e della spesa dal 1970. 

Dal 1970 parte la restaurazione e la prima fase di scontro politico, non credo sia chiara a tutti e non è questa la sede per parlane.

Nixon abbandona la parità aurea, ed dagli anni 70 in poi viene restaurata la logica di quella che io chiamo l'Austerity-Ricardiana, attraverso gli studi di un economista di nome BARRO. 

Ricardo diceva che è inutile fare debiti, visto che i cittadini razionalmente risparmierebbero, annullando l'effetto della spesa fatta a debito per stimolare l'economia.

Grazie a Ricardo, l'inclinazione della crescita del PIL diminuisce progressivamente in Italia, ed aumenta l'inclinazione della crescita del debito. Naturalmente, politicamente, la cosa è avvenuta progressivamente ed in maniera subdola, incomprensibile dalle masse, ma la vedete nei grafici.

Grazie alla Restaurazione Ricardiana, dal 1970 ad oggi la macchina Italiana è stata progressivamente rallentata, ci sono voluti 40 anni di politiche sbagliate, ma finalmente sono quasi riusciti ad arrestarla, e sono finalmente, riusciti a distruggere, una delle macchine economiche più potenti al mondo, QUELLA DELL'ECONOMIA ITALIANA. 

Keynes è morto nel 1946, ma le sue politiche hanno funzionato benissimo tra America ed Europa dal dopoguerra fino al 1970. I nostri politici, hanno preferito seguire quando bene quando male, un nuovo modello Europeista, e non mi dilungo qui a spiegarne i retroscena.

Ma l'analisi storica?

3) Analizziamo storicamente il grafico usando una media a 5 anni delle variazioni del Pil rispetto alla spesa pubblica.

I debiti dal 1861 salgono, e per risolvere il problema del debito si applicano politiche di AUSTERITY RICARDIANA, che consisteranno in tagli drastici alla spesa.

Tra le curiosità che troviamo in proposito su Google, possiamo annoverare questa, "QUINTINO SELLA 1875: LE CASSE DELLO STATO RAGGIUNSERO IL PAREGGIO DI BILANCIO".

I giornalisti, immagino amino Google, tanto quanto me ed io sono contento, ma cosa succede all'economia negli anni successivi? Guardate il 1875 nel grafico sopra, riflettendo sulla media a 5 anni del mio indicatore, linea rossa.

SPROFONDIAMO AL -3000% significa che il PIL varia in negativo di questa percentuale rispetto alla crescita della spesa, significa grave recessione.

IL PAREGGIO DI BILANCIO FIORE ALL'OCCHIELLO DEL GOVERNO DI QUINTINO SELLA, causò quindi, rallentamento economico grave, simile a quello, causato da Alberto De Stefani, un altro genio del PAREGGIO DI BILANCIO, questa volta, membro del GOVERNO MUSSOLINI.

Questi due geni, da emulare a quanto pare oggi, sono quelli che hanno causato i due più grandi rallentamenti economici nell'Italia, del XX secolo.

Il terzo VIRTUOSO DEL VINCOLO DI BILANCIO, sarà Mario Monti, ma di questo i posteri daranno l'ardua sentenza e sarà il primo "genio" del XXI secolo.

I numeri li potete vedere nel grafico sopra.

Non voglio dire che fossero in mala fede, solo che le politiche di Austerity, di solito, portano una redistribuzione dei redditi dai poveri verso i ricchi.

L'economia riprende a crescere dal 1881, in maniera non efficiente, essendo le variazioni del PIL rispetto alla spese, negative, ma nel 1892 scoppia lo scandalo della BANCA ROMANA, che porterà al naufragio definitivo della SINISTRA STORICA ITALIANA, consegnando il paese al GRANDE CENTRO.

Le indagini erano partite fin dal 1889, ostacolate dai politici del tempo, finché i risultati non vengono definitivamente comunicati ai cittadini nel 1892.

 Un tale di nome SIDNEY SONNINO applica di nuovo politiche di austerity, dal 1891 la media rossa ritorna sotto la linea dello zero, dimostrando che le politiche di AUSTERITY GENERANO SOLO UN RALLENTAMENTO DELL'ECONOMIA e la redistribuzione della ricchezza dai poveri verso i ricchi capitalisti. Anni fa, non avrei mai creduto di parlare in un modo tanto BOLSCEVICO.

In seguito dal 1900 in poi, la politica socialista di Filippo Turati, dà i suoi buoni frutti, il nostro grafico cresce dimostrando efficienza crescente di politiche in linea con il programma minimo dettato da Turati, il quale rimase POLITICAMENTE ESTERNO AD UN GOVERNO DI CUI NON CONDIVIDEVA NULLA.

Giolitti fu costretto ad aprirsi a sinistra, e FILIPPO TURATI fece la sua bella figura approvando un programma minimo.

Lo scopo di Filippo Turati era quello di non essere considerato dall'ala socialista rivoluzionaria, come un traditore delegittimando il suo ruolo.

Può essere criticato il suo operato, ma di certo porta i suoi frutti.

Il colonialismo rellenterà il processo di sviluppo, ma come tutti sappiamo l'economia è ciclica, e dovremmo analizzare i dati nel dettaglio.

4) La guerra nei grafici, evidenzia risultati scontati, evito di commentarli. 


EPILOGO

Quanto sopra è solamente un punto di vista su alcuni aspetti storico economici della nostra Repubblica.

La storia ci insegna, che fino alla II Guerra Mondiale, le politiche Neoclassiche, sono servite a scaricare sulla povera gente i fallimenti del capitalismo, da questa in poi le politiche Keynesiane generano benessere fino agli anni 70.

L'evoluzione dagli anni 70 ad oggi, ad occhi inesperti potrebbe sembrare contrastante, rispetto a quanto detto sopra. 

Rispondo dicendo che una macchina lanciata a 200 km orari, impiega del tempo ad arrestarsi e nel frattempo prosegue la sua corsa rallentando.

Dal 1970 il progresso ha subito un rallentamento della sua corsa, durante gli anni 90 ed una brusca frenata nel XXI secolo. Stiamo per fermarci.

Ne abbiamo avuto avvisaglie alla fine degli anni 90, ed immagino che tutti voi ne abbiate l'evidenza certa oggi.



2 commenti:

  1. Ottima analisi, conclusioni palesi solo la collusione della politica con i grandi capitali impedisce di applicare politiche economiche sensate. Prendi i soldi e scappa è la filosofia dei nuovi capitalisti che ci porteranno alla terza guerra mondiale così come i vecchi ci hanno portato alla seconda.

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  2. Io spero sempre che qualcuno mi dia una spiegazione chiara, di quello che sta succedendo.

    Io spero di non sapere qualche cosa, che sfati completamente, conclusioni apparentemente evidenti.

    A presto Andrea

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